S&P’s non pesa su Telecom Italia

PER S&P’S IL DEBITO TELECOM ITALIA E’ CARTACCIA – La decisione di Standard & Poor’s, di tagliare il rating di Telecom Italia da “BBB-” a “BB+” (con l’uscita del debito dall’area degli “investment grade” e l’ingresso nei “junk”, cartaccia), per di più con un outlook che resta negativo e dunque porta a non escludere possibili ulteriori tagli del merito di credito, non sembra preoccupare eccessivamente gli investitori. Il titolo Telecom Italia sale anzi di oltre un punto a Piazza Affari, dove a metà seduta oscillava poco sopra i 68 centesimi di euro per azione (+1,26%) con oltre 77 milioni di pezzi già passati di mano, dopo aver toccato un massimo a 0,684 euro per azione. Il titolo è peraltro reduce da una perdita del 10,5% abbondante nell’ultima settimana, con le quotazioni che si mantengono del 6,8% circa sotto i livelli di un anno fa. Nella nota a commento della propria decisione gli uomini di S&P’s spiegano che ci vorrà del tempo prima che le nuove linee strategiche si traducano in un miglioramento delle performance del gruppo sul mercato italiano, mentre si prevede un ulteriore calo del margine operativo lordo nel biennio 2014-2015, il debito pare destinato a rimanere elevato rispetto all’Ebitda e i flussi di cassa  deboli nonostante le misure finanziarie annunciate di recente. (l.s.)

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