Domanda boom per l’Ipo Moncler

GLI INVESTITORI HANNO FAME DI TITOLI DI LUSSO – In attesa di poter scambiare, dal 16 dicembre, titoli Moncler, la cui Ipo sarà certamente un successo, visto che con domande superiori a 30 volte l’offerta per la parte relativa agli investitori istituzionali (cui era destinato il 90% dei titoli) è scontato un prezzo pari o molto vicino ai 10,20 euro per azione (limite della forchetta indicativa, che valorizzerebbe 2,5 miliardi l’azienda controllata da Remo Ruffini, che solo nel 2005 veniva valutata non più di 100 milioni), gli investitori continuano a credere nel comparto del lusso italiano e ad acquistare titoli come Salvatore Ferragamo, in salita anche oggi di un paio di punti percentuali a 28,80 euro per azione.

FERRAGAMO CORRE, BRUNELLO CUCINELLI TIRA IL FIATO – La corsa al lusso non è del resto partita adesso: nell’ultimo anno Salvatore Ferragamo (che ha debuttato in borsa a fine giugno 2011 a 9 euro a fronte di una forchetta indicativa di 8-10,5 euro) ha guadagnato circa il 67,5%, mentre Brunello Cucinelli (sbarcata a Piazza Affari a fine aprile 2012 a 7,75 euro, sui massimi della forchetta di 6,75-7,75 euro), oggi in calo di poco meno di un punto percentuale a 24,92 euro per azione, segna un guadagno negli ultimi 12 mesi di poco inferiore all’86%.

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