A Wall Street è già tempo di rally natalizio

WALL STREET NON TEME LA FED – Alla vigilia dell’ultimo Fomc del 2013 ( in calendario il 17 e 18 dicembre) nel quale la Federal Reserve potrebbe iniziare a ridurre gli acquisti di bond sul mercato rispetto agli attuali 85 miliardi di dollari mensili, Wall Street sembrava voler partire in punta di piedi, invece dopo neppure mezzora di scambi l’indice Dow Jones guadagna l’1,09%, l’S&P500 segna +0,79%, il Nasdaq oscilla a +0,97% e le small cap del Russell 2000 salgono dello 0,67%. Il tutto dopo che la produzione industriale è apparsa in crescita dell’1,1% in novembre, il massimo incremento mensile da un anno in qua, dopo il +0,1% di ottobre e contro attese di consensus pari a +0,6%. La sola produzione manifatturiera, che pesa per i tre quarti del valore complessivo, è salita dello 0,6% dopo il +0,5% segnato in ottobre.

NESSUNA BLUE CHIP IN ROSSO – Tra le blue chip americane brillano Verizon, EI du Pont de Nemour, McDonld’s, American Express, Caterpillar, Jp Morgan Chase e Ibm con rialzi superiori al punto percentuale; nessun componente del Dow Jones perde quota, ma Wal-Mart e Cisco limitano i guadagni attorno a un quarto di punto a testa. I T-bond dal canto loro vedono il rendimento del decennale ridiscendere sul 2,84% e quello del trentennale sul 3,85%, mentre l’oro oscilla a 1.234,80 (appena sopra i livelli della chiusura di venerdì), l’argento a 19,64 dollari (solo 3 centesimi di rialzo) e il petrolio sui 97,29 dollari al barile (69 centesimi di recupero).

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