Mps sempre più in crisi in borsa

MPS TOCCA NUOVI MINIMI STORICIMps sempre al centro dei riflettori a Piazza Affari, dove ieri il titolo del gruppo senese ha toccato un nuovo minimo storico chiudendo a 0,1576 euro per azione, in calo del 4,89% rispetto alla vigilia, risultando così il peggior componente dell’indice Blueindex. Minimo peraltro già infranto stamane col titolo che dopo i primi scambi della giornata si porta a soli 15,36 centesimi per azione, con un calo del 2,5% che porta a superare ampiamente il 20% di perdita negli ultimi tre mesi.

IL PROBLEMA RESTA L’AUMENTO – Sullo sfondo il problema principale resta la debolezza patrimoniale dell’istituto e la necessità di procedere ad un aumento di capitale da 3 miliardi, che la Fondazione Mps vorrebbe fosse lanciato non prima di maggio per poter nel frattempo ridurre la propria partecipazione cedendo ulteriori titoli della banca e così riducendo il proprio debito bancario, mentre il management guidato da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola ritiene necessario lanciarlo entro gennaio per non far scadere la garanzia accordata dalle banche del consorzio di collocamento (alcune delle quali sono anche creditrici della stessa Fondazione Mps).

FONDAZIONE MPS SMENTISCE COLLOQUI – Secondo alcune voci, smentite nella serata di ieri, Palazzo Sansedoni avrebbe provato a cercare aiuto da altre Fondazioni bancarie, ad esempio attraverso uno scambio di titoli tra Fondazione Mps e gli enti azionisti di altri istituti (ipotesi rispetto alla quale anche il numero uno di UniCredit, Federico Ghizzoni, ha smentito di avere alcuna informazione pur auspicando una soluzione che consenta di realizzare rapidamente l’aumento di capitale e al contempo trovare una soluzione per Fondazione Mps. Una quadratura del cerchio che il mercato ritiene sempre più difficile.

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