Finanziari in evidenza, ma non tutti salgono a Milano

FINANZIARI IN LUCE DOPO LE NOVITA’ DALLA FED – Finanziari in crescita in tutta Europa, Milano compresa, dopo l’annuncio dato al termine del Fomc di ieri che la Federal Reserve ridurrà di soli 10 miliardi gli acquisti di bond sul mercato (da 85 a 75 miliardi al mese), che i tassi rimarranno vicino a zero ancora per un “lungo periodo di tempo”, probabilmente anche dopo che la disoccupazione sarà scesa al 6,5% (dal 7,2% attuale) e “sicuramente” finché l’inflazione sarà sotto il 2% (dall’attuale 1,2%).

VOLANO BPM E FONDIARIA-SAI, MALE MPS E BANCA CARIGE – Tra i titoli italiani brillano Bpm (+3,9%) e Fondiaria-Sai (+3,2%), ma non Mps, che in attesa di sapere quando sarà effettuato l’aumento di capitale da 3 miliardi continua a perdere terreno (-0,7%) segnando ulteriori minimi storici (15,34 centesimi di euro al momento), così come perde ulteriormente quota Banca Carige (-2,1%  sotto i 42 centesimi per azione) a sua volta alle prese con un difficile aumento di capitale. Poco brillante anche Ubi Banca (+0,6%) che stamane ha “destituito di fondamento l’ipotesi aggregativa con la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio” precisando che “non vi sono contatti in corso e non vi è alcun dossier aperto”. L’annuncio finisce col colpire l’istituto laziale, in calo dell’1% a 51,75 centesimi per azione, il cui Cda negli scorsi giorni aveva dato via libera alla ricerca di un partner per arrivare ad un’aggregazione.

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