TESTA A TESTA TRA BPM E MPS IN BORSA – Testa a testa tra due banche italiane per contendersi, ieri, la palma del miglior componente dell’indice Blueindex. Alla fine l’ha spuntata Bpm, salita del 5,36% a 45,20 centesimi di euro per azione, contro il +4,53% segnato da Mps, che ha chiuso a 16,15 centesimi allontanandosi dalla soglia di “rischio escussione” per Fondazione Montepaschi (12,80 centesimi di euro per azione) sull’onda di annunci e voci di mercato. Ma già oggi la situazione potrebbe ribaltarsi.
OGGI SIENA PUO’ PRENDERSI LA RIVINCITA SU MILANO – Stamane, infatti, è Mps a guidare la corsa delle blue chip italiane con un ulteriore recupero del 5,45% che riporta il titolo dell’istituto senese sopra i 17 centesimi per azione, mentre le azioni della banca milanese segnano un più contenuto +2,57% oscillando appena sotto i 46,4 centesimi di euro a titolo dopo gli ultimi appelli al voto giunti dai candidati alla presidenza del Consiglio di sorveglianza che l’assemblea dei soci di Bpm è chiamata a rinnovare domani. Per entrambe le banche, da tempo sotto i riflettori, non è da escludere che la fine anno porti a ulteriori colpi di scena in uno scenario creditizio dove stanno tornando d’attualità ipotesi aggregative, anche sotto la spinta della necessità di rafforzare ulteriormente i ratios patrimoniali di molti istituti di medie e piccole dimensioni.