Bitcoin: più speculazione che valuta vera

BITCOIN SIMILI A DOT.COM ANNI NOVANTA – I Bitcoin? Assomigliano più a un titolo speculativo come molte dot.com di fine anni Novanta che non ad una valuta reale. A dare un nuovo colpo alla effimera fama della valuta “virtuale”, il cui cambio in dollari Usa è esploso nel 2013 da 14 a 1.200 dollari prima di crollare a 700 dollari negli ultimi giorni, è un nuovo studio pubblicato negli Usa dal National Bureau of Economic Research.

POCHE CARATTERISTICHE DA VERA VALUTA – Secondo lo studio finora il Bitcoin “non si è  affatto comportato come una valuta” mentre ha caratteristiche simili ad alcuni titoli della bolla internet di fine secolo scorso. Per testare se il Bitcoin si comportasse come una moneta, gli studiosi americani hanno valutato le tre principali caratteristiche di una valuta: che serva come mezzo di scambio, come unità di conto e come riserva di valore. Secondo lo studio il Bitcoin serve sempre più come un mezzo di scambio, perché sempre più aziende lo accettano. Dove ha fallito finora è come unità di conto e come riserva di valore. Questo perché il suo cambio è estremamente volatile e mostra un correlazione “virtualmente pari a zero” col cambio del dollaro rispetto ad altre valute.

DISCONNESSO DA SISTEMA BANCARIO E DEI PAGAMENTI – Il Bitcoin resta inoltre del tutto sconnesso dal sistema bancario e dei pagamenti, negli Stati Uniti come in altri paesi. Questo comporta che non si possa depositare in banca, che non vi sia l’equivalente di un’assicurazione sui depositi per chi li detiene e che non vengano accettati come unità di conto in transazioni come i finanziamenti per l’acquisto di un’auto o i mutui. Una valuta decisamente ancora molto virtuale che non è detto sarà mai in grado di trasformarsi in una moneta reale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!