Usa: dati macro deludono attese

ISM SERVIZI IN FRENATA A DICEMBRE – L’indice Ism non manifatturiero di dicembre è calato negli Usa in dicembre a 53 punti dai 53,9 di novembre, toccando il minimo degli ultimi sei mesi e segnalando un rallentamento in atto nell’espansione del settore dei servizi collegato a sua volta alla più decisa riduzione degli ordini registrata dal 2009, in ben 11 diversi settori economici incluso l’immobiliare, a causa dell’impatto dei crescenti tassi d’interesse anche sugli acquisti di nuove case che finora sono stati tra i motori della ripresa.

UN DATO ISOLATO? – Nel complesso, peraltro, i dati alle fabbriche a stelle e strisce (ma il dato è riferito a novembre) sono in crescita dell’1,8% dopo il -0,5% di ottobre, il che porta molti analisti a rimanere cauti nel valutare l’ultimo dato dell’Ism, che potrebbe pertanto non allarmare gli investitori eccessivamente, tanto più che ancora lo scorso 3 gennaio il numero uno uscente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha ribadito di ritenere in via di attenuazione le pressioni che finora hanno gravato su una più robusta ripresa dell’economia americana. Come dire che anche a fronte di minori incentivi monetari da parte della Fed i mercati non dovrebbero avere motivi per innervosirsi eccessivamente.

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