Avvio di giornata complicato a Wall Street

PIOGGIA DI NUMERI E DATI – Partenza all’insegna di una maggiore incertezza per Wall Street, dopo che la trimestrale di Goldman Sachs ha battuto le attese mentre hanno deluso i numeri di Citigroup  e di Best Buy (quelli di Intel saranno diffusi in serata). In più le richieste di sussidio di disoccupazione (“jobless claims”) sono scese le scorsa settimana ai minimi delle ultime sei settimane, mentre cala leggermente, in gennaio, la fiducia delle imprese di costruzioni, i prezzi al consumo frenano (+1,5% annuo a dicembre, +0,1% la variazione mensile dell’indice “core”) e l’indice manifatturiero Philly Fed sale anche in gennaio per l’ottavo mese consecutivo, facendo meglio delle attese.

LA PRUDENZA PREVALE
– Un quadro in chiaroscuro che suggerisce agli investitori di prendersi una pausa, tanto più che il mercato resta sui massimi e dunque una pausa di consolidamento appare fisiologica. Dopo una mezzora di scambi il Dow Jones oscilla a -0,24%, mentre l’S&P500 segna -0,12%, il Nasdaq è immobile (-0,03%) e le small cap del Russell 2000 perdono lo 0,15%. Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento sul decennale calare al 2,85% e quello sul trentennale al 3,78%. L’oro oscilla a 1242,90 dollari l’oncia (2,3 dollari più di ieri) e l’argento a 20,17 dollari l’oncia (2 centesimi di recupero). Infine il petrolio torna sui 93,72 dollari al barile, 69 centesimi sotto il precedente fixing.

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