Wall Street rischia altre perdite

LE TRIMESTRALI NON BASTANO Microsoft, Procter & Gamble, Bristol-Myer Squibb: sono solo le ultime tre blue chip ad aver reso noti i propri conti prima dell’apertura di Wall Street battendo le attese degli analisti, ma potrebbe non bastare ad evitare un’ulteriore pioggia di ordini di vendite sul listino di New York (e in Europa), visto che i future sui principali indici di borsa al momento perdono oltre mezzo punto percentuale. Il listino americano è avviato così a chiudere la seconda settimana consecutiva di storno dopo aver inanellato una delle più lunghe sequenze positive della sua storia sino a metà gennaio.

VALUTE EMERGENTI IN RITIRATA – A dare il là alle vendite sono le attese per una ulteriore riduzione degli acquisti di bond sul mercato da parte della Federal Reserve già da mercoledì, prospettiva che sta pesando da giorni sui listini europei ed asiatici anche perché ha dato il via all’ulteriore liquidazione di molte posizioni sui mercati emergenti, causando l’indebolimento delle principali valute di tali paesi nei confronti del dollaro, che la manovra della Fed dovrebbe contribuire a rafforzare ulteriormente rischiando di causare una frenata anche nella crescita economica statunitense nei mesi a venire.

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