Banche indietro tutta a Milano

A MILANO BANCHE SOTTO SCHIAFFO – Il doppio annuncio della completa cessione sul mercato dell’8,602% detenuto fino alla scorsa settimana in Bpm da Investindustrial e del lancio di un aumento di capitale interamente garantito da 1,5 miliardi di euro da parte di Banco Popolare deprimono stamane il comparto bancario italiano, dove gli investitori vendono temendo nuovi problemi sul fronte del rafforzamento patrimoniale degli istituti anche in vista degli stress test che la Bce condurrà entro la prossima estate nell’ambito dall’Asset quality review avviata a fine 2013 e i cui risultati saranno resi noti in ottobre.

CHI CHIEDERA’ SOLDI AL MERCATO? – Oltre a Bpm (-6,2%), Banca Carige (-3,5%) e Mps (-3,9%), attese al prossimo lancio di aumenti da tempo attesi ma finora rinviati, i due istituti ritenuti candidati ad un aumento di capitale sembrano Creval e Bper. La prima cede al momento il 7,5% a 1,221 euro per azione, la seconda l’8,2% a 6,86 euro. Prese di profitto robuste anche su Ubi Banca (-3,9%)  per la quale Equita Sim parla di rischi (di aumento) “limitati ma non nulli”. Persino Intesa Sanpaolo (-1,66%) e UniCredit (-2,15%) perdono del resto quota stamane, nonostante nessuno dei due istituti sia ritenuto anche solo lontanamente a rischio aumento da parte dagli analisti.

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