DATI MACRO DELUDENTI, BUONE LE TRIMESTRALI – Nonostante un calo inatteso gli ordini di beni durevoli a dicembre (-4,3%, il dato peggiore degli ultimi cinque mesi) in parte controbilanciato da un rialzo dei prezzi nelle maggiori 20 città Usa del 13,7% annuo in novembre, Wall Street riparte in scia ad alcune buone trimestrali, col Dow Jones che chiude a +0,57%, l’S&P500 che guadagna lo 0,61%, il Nasdaq lo 0,35% (dopo un’apertura incerta) e le small cap del Russell 2000 lo 0,93%.
DOMANI OCCHIO ALLA FED – Tra le blue chip si mettono in luce Pfizer, grazie a una buona trimestrale, ma anche Visa, General Electric, Caterpillar e Jp Morgan, mentre Cisco e Du Pont cedono oltre un punto a testa. In attesa delle decisioni della Federal Reserve in materia di acquisti di bond sul mercato (oggi si è aperto l’ultimo Fomc presieduto da Ben Bernanke che domani potrebbe annunciare il taglio di altri 10 miliardi di dollari di acquisti, i T-bond vedono il rendimento sul decennale scivolare sul 2,75% e quello del trentennale sul 3,67%. L’oro resta sui 1.254,2 dollari l’oncia (70 centesimi meno di ieri), l’argento è fissato a 19,57 dollari (3 centesimi sotto i livelli della vigilia), mentre il petrolio risale sui 97,28 dollari al barile (1,4 dollari sopra il precedente fixing).