Per Wall Steet è il peggior gennaio dal 2010

DELUDONO I CONTI DI AMAZON E MATTEL  – Finale di settimana in rosso per Wall Street, che termina il peggior gennaio dal 2010 a causa di trimestrali poco convincenti come quelle di Amazon e Mattel non meno che per le tensioni che continuano a circondare i mercati emergenti, alle prese con una tempesta valutaria che il “tapering” della Federal Reserve sembra aver amplificato. Al fine giornata il Dow Jones cede lo 0,94%, l’S&P500 segna -0,65%, il Nasdaq chiude a -0,47% e le small cap del Russell 2000 finiscono a -0,74%.

MICROSOFT IN LUCE, BENE I T-BOND – Tra le blue chip americane perdono ampiamente quota anche Chevron e Visa, mentre si mette in luce Microsoft. La liquidità in uscita dall’azionario continua ad affluire sui T-bond, che così vedono il rendimento sul decennale calare sul 2,65% e quello del trentennale sul 3,60%. L’oro arresta la caduta sui 1.244,3 dollari l’oncia (1,4 dollari più di ieri), l’argento viene fissato a 19,16 dollari (1 centesimo sotto i livelli della vigilia), mentre il petrolio scivola sui 97,44 dollari al barile (49 centesimi meno del precedente fixing).

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