Telecom Italia sotto i riflettori: Cattaneo resterà in sella dopo la trimestrale?

NON SI SPENGONO I RIFLETTORI SU TIM – Telecom Italia (Tim) torna ad affrontare quota 80 centesimi, col titolo che nella prima parte della mattinata ha toccato un massimo di 80,6 centesimi per azione ed ora oscilla appena al di sotto di tale valore a 80,05 centesimi (+1,52%), con oltre 23,5 milioni di pezzi già passati di mano. A tenere banco è sempre la vicenda del possibile passo indietro di Flavio Cattaneo, per presunti (ma subito smentiti) contrasti con Vivendi sul tema della politica di posa della rete nelle aree a fallimento di mercato che hanno acceso una polemica con alcuni esponenti del governo nelle scorse settimane.

EQUITA: APPEAL ELEVATO – Secondo gli esperti di Equita Sim proprio la decisa smentita da parte di Cattaneo, che ha ribadito di voler restare sino al termine del mandato (2020) “è un punto positivo perchè riteniamo rilevante che il piano sia difeso da chi lo ha formulato (e ha ben iniziato in termini di execution)”. Ad ogni modo, “comunque si risolva il tema della leadership, il posizionamento strategico di Tim resta di elevato appeal. Tra i dati comunicati ieri nella relazione annuale Agcom segnaliamo ad esempio: il fatturato delle telecomunicazioni italiane è tornato a crescere nel 2016 dopo 10 anni di calo; le copertura della popolazione con rete in banda ultralarga in un solo anno è cresciuta al 71% (in buona misura per merito di Tim); gli abbonati a contratti ultra broadband sono ancora pochi (e quindi l’upside è elevato), essendo ancora solo il 12% della popolazione” peraltro già più che raddoppiati dal 5% del 2015.

WEBSIM: INCERTEZZA SINO AL 27 LUGLIO – Gli analisti hanno così confermato il proprio rating “buy” (acquistare, ndr) e il prezzo obiettivo di 1,3 euro per azione. Più prudenti gli analisti di Websim che notano come anche dopo la dichiarazione di ieri di Cattaneo alcuni organi di stampa italiani abbiano parlato di una certa “irritazione” da parte di Vivendi che sembrerebbe intenzionata a sostituire eventualmente Cattaneo con un “triumvirato di manager” composto da Arnaud De Puyfontaine (presidente), Giuseppe Recchi (amministratore delegato, chiamato a ricucire i rapporti col governo italiano) e Amos Genish (direttore generale). Secondo gli uomini di Websim “ci sarà incertezza fino almeno al 27 luglio, giorno di approvazione dei risultati semestrali” che gli esperti si attendono molto positivi. L’uscita di Cattaneo rischierebbe di rallentare l’attuazione del piano industriale di Tim e renderebbe più incerti i target 2018 e 2019, anche se, notano gli esperti, “potrebbe aiutare Vivendi a ricucire il rapporto con le autorità italiane”, incrinatosi anche a causa della vicenda Mediaset.

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