UniCredit sottotono, per Exane è caro

UNICREDIT SOTTOTONO – Mattinata che si tinge di rosso per la borsa di Milano, dove gli indici accusano ormai un calo superiore al punto percentuale dopo un avvio prudente. UniCredit fa poco peggio degli indici con un calo dell’1,37% a 5,76 euro, nonostante Exane Bnp Paribas abbia alzato da 4,75 a 5,2 euro per azione il target price, confermando tuttavia un giudizio di “underperform”. Per il broker il rischio è che il mercato sposti il proprio focus dalla qualità dell’attivo all’utile ante accantonamenti e che le attese degli operatori al riguardo si rivelino eccessive per l’istituto guidato da Federico Ghizzoni.

EXANE BNP: IL TITOLO E’ CARO – Gli esperti francesi infatti si attendono un Rote (Return on tangible equity, ovvero rendimento del patrimonio netto tangibile, ndr) del 5,4% nel 2015, destinato a salire all’8% entro il 2017, contro previsioni del management di un Rote pari al 10% a medio termine. Inferiori alle previsioni di consenso anche le stime di Exane Bnp Paribas relative all’utile per azione, perché gli analisti credono “ci siano ragioni sia strutturali sia cicliche per cui UniCredit non registrerà un livello di redditivià in linea con quelli pre-crisi a breve”. La valutazione corrente del titolo viene pertanto giudicata “cara nel contesto del settore”.

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