Ecco i tre big italiani più esposti verso l’Ucraina

L’UCRAINA FA MALE A UNICREDIT E BUZZI UNICEM – Sono UniCredit, Buzzi Unicem ed Eni i nomi italiani più in vista tra quelli maggiormente esposti nei confronti dell’Ucraina e l’effetto si è subito notato oggi a Piazza Affari, dove la banca guidata da Federico Ghizzoni (che ha annunciato il temporaneo limite ai prelievi di contante dalla rete Bancomat della controllata ucraina) cede il 4,6% in attesa dell’avvio di Wall Street dopo aver recuperato in parte dai minimi della giornata, Buzzi Unicem (che in Ucraina realizza il 10% del fatturato e il 20% del margine operativo lordo) è sospeso al ribasso a -6,56% ed Eni cede l’1,23%.

PER ENI SITUAZIONE IN CHIAROSCURO – Secondo gli analisti di Fidentis, peraltro, il rimbalzo del prezzo del gas in Europa potrebbe portare un beneficio al cane a sei zampe, dato che la società è “il maggiore importatore di gas europeo dalla Russia”, mentre tra le utilities italiane “in un contesto di aumento del prezzo del gas e dell’energia, Enel e Enel Green power” restano secondo gli esperti “le società più “attrezzate” per sfruttare la situazione”.

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