Credit Suisse: la Russia non rischia troppo

LA RUSSIA NON SOFFRIRA’ TROPPO LA CRISI UCRAINA – Facendo il punto sulla situazione in Ucraina e il suo impatto strategico riguardo i mercati azionari, gli analisti del Credit Suisse in una nota ribadiscono il suggerimento di mantenere una sottoesposizione del 50% nei confronti della Russia, che secondo gli esperti cercherà di ottenere da una qualche concessione territoriale e/o amministrativa sulla Crimea alla completa riannessione dei territori ceduti all’Ucraina nel 1954, essendo preparata alla reazione occidentale (che già nel 2008 dopo l’invasione dell’Ossezia del Sud fu relativamente modesta e di breve durata).

È ANCORA PRESTO PER SCOMMETTERE SU MOSCA – A medio termine il mercato russo sembra offrire un buon potenziale di recupero  (gli analisti stimano al momento un 18% di potenziale rialzo), visto che le quotazioni sono già calate e anche il rublo ha già perso il 21% negli ultimi 12 mesi. Prima di consigliare di rialzare il peso della Russia nei portafogli emergenti gli esperti ribadiscono di aver bisogno di una maggiore chiarezza circa gli esiti della crisi in Crimea, non meno che circa l’evolversi dello scenario macro dei mercati emergenti e della Russia in particolare.

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