Fineco: i pro e i contro dell’Ipo

FINECO SBARCHERA’ IN BORSA? – Risparmio gestito sempre più “caldo” a Piazza Affari, dove in attesa del prossimo debutto di Anima sgr (qui la notizia) tiene banco l’ipotesi che Unicredit possa collocare sino al 25%-30% della controllata Fineco (qui la notizia). Secondo gli analisti di Fidentiis, in base ai multipli di Azimut sugli asset in gestione, Fineco potrebbe arrivare a valere sui 6 miliardi di euro. La banca guidata da Federico Ghizzoni potrebbe dunque incassare tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro, comunque una somma relativamente modesta “in relazione ai total asset del gruppo”.

MEGLIO TENERSELA STRETTA – Gli analisti si chiedono pertanto perché Unicredit potrebbe quotare un 25%-30% “di un business bancario con un forte focus sull’asset management e il brokerage, considerando che il suo potenziale di ricavi e il modello di business a basso assorbimento di capitale potrebbero essere di notevole aiuto ai numeri del gruppo”. “Ci aspetteremmo – concludono gli esperti in una nota – che le banche siano molto focalizzate sulle attività bancarie che generano commissioni, particolarmente utili in un momento in cui i ricavi degli istituti di credito mostrano una scarsa crescita, per non dire un calo”. Insomma, forse Ghizzoni farebbe meglio a tenersi stretta la gallina dalle uova d’oro, nonostante l’interesse mostrato dal mercato per i titoli del settore.

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