Anche Bpm riprende la corsa

BPM ALLUNGA IL PASSO DOPO I CONTIBanca Popolare di Milano si unisce al rimbalzo che in questi giorni sta interessando alcuni tra i principali protagonisti del settore bancario italiano. Merito secondo gli analisti di risultati trimestrali migliori delle attese, mentre anche i target del piano industriale appaiono leggermente migliori del consensus, tanto che Fidentiis dopo la presentazione ha alzato il rating sul titolo a “buy” (da “hold”) con target price a 79-80 centesimi per azione (contro i 65,1 centesimi attorno a cui il titolo oscilla oggi, in crescita del 5,85% dalla chiusura precedente).

PIACCIONO GLI OBIETTIVI DI PIANO
– In una nota gli esperti spiegano infatti che Bpm (che per voce del suo a.d., Giuseppe Castagna, ritiene ci sia “un’altissima probabilità” di arrivare alla rimozione da parte della Banca d’Italia degli add-on dell’1,8% sul capitale grazie al prossimo aumento di capitale da 500 milioni) si è posta obiettivi 2016 “affidabili” e che la banca potrebbe diventare una delle più capitalizzate in Italia.

CET1 TRA L’11,5% E IL 12,5% ENTRO IL 2016 – Sulla base di queste osservazioni Bpm, per gli esperti di Fidentiis, tratta ampiamente sotto la media del settore e del suo principale competitor (Ubi Banca, oggi in crescita del 4% abbondante a 6,66 euro dopo aver a sua volta diffuso dati giudicati “molto solidi” dagli analisti del Credit Suisse). Gli obiettivi di Common Equity Tier 1 (Cet1) al 2016 sono in particolare tra l’11,5% e il 12,5%, partendo dal 7,1% del 2013. Un livello che Castagna ha definito “assolutamente corretto” in vista dell’Asset quality review della Bce.

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