Galli (Assogestioni): alla (ri)scoperta dei fondi

La quinta edizione del Salone del Risparmio, che si tiene a Milano dal 26 al 28 marzo, giunge dopo un anno davvero eccezionale per il risparmio gestito nel nostro Paese. Un anno che si è chiuso, dopo un lungo periodo di forti deflussi, con un patrimonio giunto a livelli record e che attesta, anche complice l’ottimo andamento dei mercati finanziari, la rinnovata propensione degli italiani verso lo strumento “fondo comune” come modo di allocare al meglio i propri risparmi. “Investire per il lungo termine” è il filo conduttore della nuova edizione del Salone (vedi lo speciale nelle pagine 33, 34, 35 e 36 di questo numero, n.d.r.). Di tutto questo e di altro ancora BLUERATING ha parlato con Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, regista dell’evento.

Il 2013 per l’industria del risparmio gestito si è chiuso con un patrimonio record per l’industria del risparmio gestito. Cosa ha permesso di battere il precedente record registrato nel 2007?
La forte crescita del patrimonio in gestione è un risultato attribuibile al buon andamento dei mercati, ma anche a costanti flussi di raccolta netta per oltre 62 miliardi nel 2013. Flussi che hanno permesso di recuperare ampiamente le fuoriuscite del biennio 2011/2012 e che segnano la migliore raccolta dal lontano 1999. Non c’è dubbio sul fatto che una causa importante è rappresentata dalla diminuzione della remunerazione degli impieghi a breve termine e dall’impossibilità di espandere gli impieghi a più lungo termine, in poche parole il crollo del margine di intermediazione per le banche. Da qui, la necessità per gli istituti di credito di puntare sul risparmio gestito per recuperare redditività. Ma non dimentichiamo che in positivo, e con conseguenze certamente durature, si registra la presenza di un’offerta di qualità di fondi e gestioni, in grado di rispondere meglio alle esigenze dei risparmiatori e di sostenere una relazione fiduciaria con il cliente che altri prodotti hanno nel tempo incrinato. Direi che il valore del risparmio gestito sia per il risparmiatore sia per chi sa offrire consulenza è finalmente conclamato e si accompagna a una maggiore consapevolezza e cultura finanziaria presso gli italiani.

Una consapevolezza che può avvicinare ulteriormente le famiglie ai fondi comuni?
Assolutamente sì. Il dato del 2013 diventa, infatti, ancora più significativo se consideriamo l’andamento dei soli fondi aperti dedicati al mercato “retail”, che si confermano protagonisti indiscussi del settore. Abbiamo registrato ben sei trimestri consecutivi di raccolta netta positiva, con un bilancio complessivo di circa 53 miliardi di euro. Cifre che confermano la preminenza di questi strumenti di investimento e la capacità di rispondere alle esigenze dei risparmiatori. L’Italia ormai si distingue a livello europeo perché, a differenza del passato, le famiglie si mostrano meno emotive nelle scelte di investimento e sempre più consapevoli del bisogno di diversificazione e consulenza. Direi che la cultura del “fai-da-te” è, nei fatti, superata. Il mondo di oggi non consente facili illusioni, e laddove i mercati hanno una volatilità più complessa e i trend sono di breve durata, la necessità di affidarsi a strumenti come i fondi comuni, diversificati, trasparenti e con un profilo di rischio identificato, è sempre più evidente.

Gli italiani sono quindi finalmente consapevoli del valore del risparmio gestito?
Sono più consapevoli di prima, ma la strada da percorrere è ancora ricca di sfide e opportunità: le scelte di investimento delle famiglie sono afflitte da un’estrema avversione al rischio, dalla brevità dell’orizzonte temporale e, almeno in parte, dal fenomeno del market timing avverso. Tutti atteggiamenti che contrastano con i principi basilari di un’efficace pianificazione finanziaria, che possono pregiudicare la redditività del portafoglio del risparmiatore medio. Il vero problema, in realtà, resta quello di dotare i nostri risparmiatori di una prospettiva di lungo termine, superando la ciclicità di certe scelte e dando valore alla pianificazione consapevole.

A cosa si riferisce?
I dati relativi all’evoluzione della quota di fondi comuni detenuta nei portafogli delle famiglie tra il 1995 e il 2013 rivelano una crescita troppo rapida nei primi cinque anni, un periodo seguente di allocazione disordinata e un successivo drammatico calo tra il 2007 e il 2010. Poi si è registrato un trend più costante di crescita, che ha portato la quota di fondi comuni detenuta nei portafogli delle famiglie dal 6% all’8%, un dato inferiore solo a quello degli Stati Uniti (11%), in linea con quello della Germania (9%), ma superiore a Francia (7%) e Regno Unito (3%). È evidente che in Italia la quota di fondi comuni detenuta dalle famiglie sopperisce alla debolezza della previdenza complementare e al mancato sviluppo dei fondi pensione. Per consolidare la ritrovata centralità del risparmio gestito, dobbiamo agire due fronti: incentivare programmi di accumulo previdenziale, sul modello svedese e americano, a livello individuale e rilanciare lo sviluppo dei fondi pensione a livello di secondo pilastro. I due segmenti possono crescere in maniera parallela, rafforzando allo stesso tempo la nostra economia e il reddito della popolazione.

Per questo avete deciso di dedicare la quinta edizione del Salone del Risparmio al tema degli investimenti di lungo termine?
Sì, certamente. La manifestazione, in programma all’Università Bocconi, ha al centro il tema degli investimenti di lungo termine perché riteniamo sia fondamentale focalizzare l’attenzione su un approccio agliinvestimenti che favorisca la pianificazione responsabile, contribuendo alla nascita e alla crescita di nuovi e più consistenti canali tra risparmio delle famiglie ed economia reale. Vogliamo contribuire a rilanciare la fiducia nel sistema Italia, e l’edizione 2014 del Salone del Risparmio indaga le sfide e le opportunità offerte dall’investimento di lungo termine. Ci sono più di 120 conferenze, un vero tesoro di dibattiti e approfondimenti dedicati non solo agli addetti ai lavori ma anche ai risparmiatori consapevoli. Il titolo della quinta edizione vuole essere immaginifico: “Investire nel lungo termine. Risparmio gestito, un ponte per il futuro”.

Nel dettaglio, quali sono i temi centrali dell’evento?
Qualità del risparmio, previdenza, educazione finanziaria e pianificazione consapevole nel lungo periodo, ma anche rilancio del Paese attraverso il collegamento tra risparmio e investimento nelle imprese: il Salone del Risparmio vuole sottolineare, anche quest’anno, il suo focus sui temi strategici del Paese. Le novità, anche logistiche, sono molte, a partire dalle dimensioni: per l’edizione 2014 la manifestazione si espande anche nella struttura del Velodromo, l’edificio attiguo al Grafton, che ospita focus su particolari percorsi e momenti di formazione e approfondimento sulle attività dei promotori finanziari e dei professionisti del settore.

È stata annunciata anche una iniziativa molto innovativa per l’ultima giornata. È così?

Vero. Assogestioni, in collaborazione con ItaliaCamp, l’associazione che sostiene l’innovazione sociale e lo sviluppo di nuove risposte a domande e bisogni reali della collettività, promuove una “Call4Ideas” per raccogliere le migliori idee e aprire un dibattito tra i principali protagonisti del settore per lo sviluppo e il rilancio della previdenza complementare in Italia. L’obiettivo della “Call4Ideas” è quello di individuare proposte, idee, progetti e visioni tra i giovani e tutti coloro che hanno energia e visione. Vorremmo offrire al governo idee per un nuovo slancio alla previdenza integrativa in Italia, soprattutto in questo momento di forte dibattito a livello sia nazionale che europeo, sull’armonizzazione dei prodotti pensionistici individuali e sul lancio di fondi di investimento per il lungo termine che portino nuova linfa allo sviluppo delle nostre aziende.

Come funziona questa “Call4Ideas”?
Le proposte – che possono provenire da università, imprese, liberi professionisti, sindacati, associazioni, fondazioni e cittadini – vengono presentate e discusse al Salone del Risparmio. Il regolamento è pubblicato sul portale http://salonedelrisparmio. italiacamp.com. I partecipanti possono iscriversi e caricare i loro progetti entro il prossimo 14 marzo. Le migliori idee vengono presentate il 28 marzo, durante la conferenza plenaria di chiusura del Salone del Risparmio 2014. A valutare le proposte c’è una giuria di esperti composta da importanti operatori del settore, autorità di vigilanza e associazioni del settore.

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