Il Credit Suisse punta ancora sull’Italia

SOVRAPPESATI DI AZIONI ITALIANE – Sono tre anni che Credit Suisse suggerisce di sovrappesare l’azionario italiano nei portafogli della clientela e il giudizio non è cambiato neppure con l’ultimo report appena diffuso. Secondo gli esperti rossocrociati nonostante “l’azionario italiano sia ormai in ipercomprato” vi sono almeno quattro buoni motivi per continuare a stare sovrappesati sul listino italiano. Anzitutto il quadro macroeconomico non è così malvagio come molti investitori sembrano ancora credere, grazie a un doppio surplus sui conti pubblici e ad una minima necessità di inasprimento fiscale per stabilizzare il rapporto debito/Pil.

PIL E RIFORME POTREBBERO SORPRENDERE – Inoltre gli ultimi segnali giunti dagli ordinativi alle imprese sono in linea con una previsione di crescita del Pil superiore alle attese correnti e attorno al 2%; le riforme politiche proposte dal governo Renzi dovrebbero poi consentire di avere maggioranze parlamentari più stabili, le quali a loro volta consentirebbero il varo di nuove riforme del mercato del lavoro, della giustizia e nuove deregolamentazioni. Infine le valutazioni dei titoli azionari sulla base dei fondamentali sono ancora attraenti e il momentum sugli utili è “molto oltre la media europea” ma con “raccomandazioni nette d’acquisto ancora inferiori alla media”.

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