Societe Generale resta scettica sulla ripresa in Italia e in Europa

L’ITALIA SI STABILIZZA – In un’area dell’euro che appare fuori dalla recessione ma non ancora in ripresa e dove la crescita del Pil dovrebbe passare dal +1,1% atteso quest’anno al +1,4% nel 2015, gli analisti di Societe Generale notano un’Italia “a malapena stabilizzata nel secondo semestre 2013” dopo la “severa contrazione degli scorsi due anni”.

CRESCITA E RIFORME ANCORA DEBOLI – “Indebolita dal deteriorarsi del mercato del lavoro”, scrivono oggi gli esperti francesi nel loro più recente scenario macroeconomico globale, “dal peggioramento della competitività” delle aziende tricolori e da “condizioni di finanziamento che stanno recuperando solo gradualmente”, la crescita è attesa in recupero solo parziale e con ritardo rispetto al resto di Eurolandia. Secondo gli esperti, del resto, le riforme sono state meno rapide che in altri paesi periferici e hanno diminuito la competitività italiana impedendole di sfruttare appieno la lenta ripresa della domanda estera.

INFLAZIONE ALL’1,5% SOLO NEL 2015 – “Il nuovo governo sembra più determinato a lanciare riforme – concludono gli esperti – ma deve confrontarsi con la stessa debole maggioranza del precedente” e questo “limita i suoi margini di manovra”. Né sembra di potersi attendere molto sul fronte dell’inflazione (che contribuirebbe a innalzare la crescita nominale del Pil, migliorando il rapporto debito/Pil, ndr), visto che la previsione per quest’anno parla di un calo allo 0,7% medio (dal +1,3% dell’anno passato) e di una risalita solo all’1,5% nel 2015. Se queste ipotesi fossero confermate gli analisti stimano una crescita reale del Pil italiano dello 0,7% quest’anno e dell’1% l’anno prossimo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!