A Milano tengono banco gli aumenti bancari

AUMENTI: NON SOLO MPS – Mentre continua la caduta di Mps (-8,6% al momento in borsa) dopo la conferma che la banca sta valutando l’opportunità di rimodulare l’aumento di capitale finora previsto in 3 miliardi e che vari commentatori stimano possa salire tra i 5 e i 6 miliardi per consentire l’integrale estinzione dei “Monti bond” già a fine anno e una maggiore patrimonializzazione dell’istituto, il tema degli aumenti di capitale bancari resta al centro dell’attenzione degli investitori in vista della definizione di varie altre operazioni.

CREVAL OPTA PER 400 MILIONI – Il Cda del Credit Valtellinese (Creval), ad esempio, ha fatto sapere di aver esercitato la delega ad aumentare il capitale sociale per l’intero importo previsto, vale a dire 400 milioni di euro, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo. Le azioni rivenienti dall’aumento di capitale avranno le medesime caratteristiche delle azioni Creval in circolazione alla relativa data di emissione e saranno offerte in opzione agli azionisti in base a condizioni che saranno stabilite dallo stesso Cda “in prossimità dell’avvio dell’offerta, che, subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni previste dalla legge, dovrebbe avvenire nel corso del primo semestre del corrente anno”.

NUTRITO IL CONSORZIO DI GARANZIA – L’operazione è assistita da un consorzio di garanzia costituito da Banca Imi, Credit Suisse e Mediobanca in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners, Barclays e Bnp Paribas in qualità di joint bookrunners, Equita sim e Keefe, Bruyette & Woods quali co-bookrunners, Banca Akros e Intermonte in qualità di co-lead managers.

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