Bper sprinta in borsa, poi rallenta il passo

LE PAROLE DI DRAGHI FANNO BENE ANCHE A BPER – La conferma che la Bce è pronta ad usare mezzi convenzionali e non per evitare il rischio di un prolungato periodo di crescita troppo bassa dei prezzi (che danneggia i paesi ad elevato debito pubblico come l’Italia rendendo più difficile riequilibrare il rapporto debito/Pil nominale) fa bene alle banche europee ed italiane in particolare, anche se qualche presa di profitto scattata nel primo pomeriggio tempera i rialzi visti in mattinata. Tra i migliori si conferma comunque Bper, stamane in crescita fino a 8,65 euro per azione ed ora attorno agli 8,43 euro (+1,26%) quando sono passati di mano 1,5 milioni di titoli.

ATTESA PER IL VARO DELL’AUMENTO DI CAPITALE – Attorno al titolo cresce l’interesse degli investitori, complice l’ammissione da parte dei vertici dell’istituto che si studierà un rafforzamento patrimoniale (senza peraltro quantificarne l’ammontare). Secondo le ultime voci l’aumento potrebbe aggirarsi sui 600-700 milioni di euro e servirebbe al gruppo modenese, che qualche giorno fa ha annunciato a sorpresa un rinnovo dei vertici con la nomina di Alessandro Vandelli ad amministratore delegato dopo l’uscita di scena di Luigi Odorici (nominato vice presidente), per rafforzare i coefficienti patrimoniali in vista degli stress test Bce. Una decisione, aveva confermato Odorici nell’assemblea dei soci di una decina di giorni fa, dovrebbe giungere “nelle prossime settimane”.

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