Banca Generali, Mossa: “Il nostro antidoto alle incertezze”

Nonostante le sfide di una fiscalità sempre più penalizzante e le criticità di un sistema dove ancora non si riesce “a fare squadra” muovendosi con omogeneità verso i reali interessi dei risparmiatori, la consulenza finanziaria si muove in avanti. Forte dei suoi servizi, ponendosi come l’interlocutore di riferimento per tutti coloro che desiderano risposte concrete alla pianificazione del loro futuro. È questo in sintesi il messaggio da uno degli eventi clou del Salone del Risparmio 2014, “Previdenza o Provvidenza? Una nuova bussola per il futuro”, organizzato da Banca Generali nella sessione conclusiva di venerdì 28 marzo con al tavolo Assogestioni, Prometeia, Anima e Jp Morgan, dove si sono premiate le proposte più innovative nella previdenza complementare nel progetto “Call4Ideas”. “Vogliamo fornire un quadro più preciso delle complessità che ci attendono nel domani”, spiega Mossa a BLUERATING. “L’esperienza statunitense di Jp Morgan e quella di Anima nei fondi pensione sono l’anello di collegamento a uno scenario di previdenza complementare che stenta a decollare nonostante le criticità siano visibili a tutti”.

Mossa, esiste davvero uno spazio per un ruolo di primo piano dei consulenti finanziari anche nell’analisi delle dinamiche previdenziali degli italiani?
Certamente. Le reti si identificano sempre di più come professionisti specializzati non solo nella diversificazione degli investimenti nel risparmio gestito ma anche come attori in grado di guidare una consulenza su tutte le diverse sfere dell’ambito patrimoniale e familiare. Dopo aver dimostrato, durante gli ultimi cinque anni di crisi sui mercati, di saper accompagnare i risparmiatori attraverso complessità e criticità nella tutela del loro patrimonio, i consulenti e le realtà di maggiore esperienza stanno cogliendo le sfide che riguardano un ambito molto più esteso di necessità finanziarie del cliente, che contempla anche la previdenza. All’estero questo avviene già da tempo, per esempio negli Stati Uniti. Da noi le inefficienze statali sul fronte pensionistico sono cognizione abbastanza recente e non ancora del tutto metabolizzate.

Nonostante i proclami, però, la previdenza complementare non ha mai attecchito veramente.
Ci sono ragioni economiche e – come dicevo – una storia troppo recente in tal senso a supporto della prudenza. Finora solo i Pip hanno riscosso una discreta attenzione e crescita, mentre il Tfr verso fondi privati è rimasto al palo. Serve però uno sforzo comune a livello di sistema per aumentare le adesioni alle forme di previdenza complementare che non ammettono più ritardi ed errori. Dal canto nostro crediamo che nel lungo termine la diversificazione del risparmio tramite il giusto equilibro tra strumenti di risparmio gestito e prodotti assicurativi innovativi con garanzie aggiuntive possano costruire risposte concrete a queste necessità. Auspichiamo che con uno sforzo collettivo, ognuno per i propri ambiti di competenza, a partire da potenziali aperture ad agevolazioni agli investimenti di lungo periodo indispensabili per avviare questo percorso come chiede Assogestioni, si possa convergere nell’obiettivo comune di fornire maggiori certezze al futuro degli italiani.

Ci può dire in che modo voi state lavorando per aiutare le famiglie a trovare maggiori certezze?
La diversificazione di investimenti nel lungo termine con fondi gestiti mostra nei Paesi dove questa necessità è maturata da lungo tempo risultati tangibili. In questo senso il contributo dei nostri professionisti, cui stiamo al fianco con una formazione assidua e specialistica in queste dinamiche, rappresenta un vantaggio nell’analisi delle proprie esigenze personali. Sul fronte dei prodotti siamo tra i leader negli investimenti assicurativi e abbiamo appena sviluppato una polizza multiramo Bg Stile Libero particolarmente innovativa nelle soluzioni di investimenti, nelle garanzie che offre così come nelle coperture assicurative, tanto che mostra già riscontri di grande successo. Ma a supporto del futuro dei nostri clienti e dell’ottimizzazione del loro patrimonio, stiamo soprattutto gettando le basi per un’evoluzione del concetto di consulenza superando il perimetro della pianificazione finanziaria. Cerchiamo di apportare il contributo di nuovi servizi costruendo una piattaforma che, grazie all’utilizzo della tecnologia e all’apporto di partnership con specialisti di riferimento, sappia aiutare i risparmiatori a valorizzare le proprie risorse, siano esse mobiliari o immobiliari, o relative all’ambito dell’impresa. Lavoriamo, in poche parole, per costruire soluzioni che sappiano togliere, se mi passa l’espressione, “un po’ di mal di pancia” dalle problematiche fiscali, finanziarie e quindi previdenziali che riguardano gli italiani e li aiutino a guardare con maggiore ottimismo al loro futuro.

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