Accordo Ocse, addio al segreto bancario in Svizzera e a Singapore

FINE AL SEGRETO BANCARIO – Via libera all’accordo per il libero scambio di dati fiscali che mette fine al segreto bancario tra i 34 Paesi Ocse, inclusa la Svizzera, e insieme con Argentina, Brasile, Cina, Colombia, Costa Rica, India, Indonesia, Lettonia, Lituania, Malesia, Arabia Saudita, Singapore e Sud Africa. Lo riferisce una nota dell’Ocse, diffusa nelle ultime ore e ripresa da diverse agenzie di stampa, tra cui La Presse, secondo cui il documento precisa che l’intesa è stata siglata a Parigi, in sede Ocse.

SCAMBIO DI INFORMAZIONI
– “Il segreto bancario volge al termine”, si legge sul comunicato, “nel momento in cui i Paesi e i grandi centri finanziari si impegnano oggi allo scambio automatico di infomrazioni tra diverse giurisdizioni”. L’accordo impegna infatti i Paesi a mettere in atto un nuovo standard globale unico per lo scambio automatico di informazioni. Le regole, che sono state sviluppate dall’Ocse e approvate dai ministri delle Finanze dell’area lo scorso febbraio, obbligano i governi a ottenere tutti i dati finanziari e a scambiare le informazioni automaticamente su base annua.

NUOVO STANDARD GLOBALE – “La frode e l’evasione fiscale”, commenta il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, “non sono crimini senza vittime: privano i governi di entrate necessarie per ripristinare la crescita e compromettono la fiducia dei cittadini nell’integrità fiscale. L’impegno di oggi di tanti Paesi”, aggiunge Gurria, “per attuare un nuovo standard globale, facendolo in fretta, è un altro passo importante per garantire che i fordatori fiscali non riescano a nascondere nulla”.

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