C’è qualcosa che non va (in Europa)

PIL UE IN ACCELERAZIONE, MA ANCHE NO – La crescita economica europea si rafforza, ma anche no: se stamane il dato comunicato da Eurostat parla di un Pil in crescita su base destagionalizzata dello 0,2% in Eurolandia (Ue18) e dello 0,3% in Europa (Ue28) nei primi tre mesi dell’anno, che su base annua si traduce in variazioni positive dello 0,9% e dell’1,4% rispettivamente (contro al +0,5% e al +1% rispettivamente alla fine del 2013), qualche dubbio sorge confrontando la variazione su base trimestrale dei tre mesi precedenti (ugualmente pari a +0,2% in Eurolandia e pari a +0,4% nella Ue28).

SEMBRA ANDARE BENE SOLO LA GERMANIA – Se poi si guarda ai singoli Paesi emerge con evidenza che le differenze stanno accentuandosi anziché ridursi: la Germania vede infatti il Pil salire dello 0,8% su base trimestrale, ovvero del 2,3% annuo (dal +1,4% di tre mesi prima), mentre la Francia registra una variazione nulla nel trimestre (+0,8% sull’anno, dato invariato rispetto a fine 2013). La Spagna vive un piccolo “miracolo” segnando un’accelerazione su base trimestrale al +0,4% (dal +0,2% precedente) e pure su base annua (+0,6% da -0,2%), partendo tuttavia da una situazione fortemente deteriorate.

ITALIA, NIENTE CRESCITA (MA NON SIAMO I SOLI)
– L’Italia, infine, continua a non ripartire: la variazione su base trimestrale del Pil è negativa (-0,1%) e tale da bilanciare il dato del trimestre precedente (-0,1%), mentre su base annua si passa dal -0,9% di fine dicembre a -0,5%. Più che ripresa economica sembra di leggere un encefalogramma piatto, cosa che non può certo far ben sperare. Per di più la crisi un tempo dei paesi del Sud sembra ora a macchia di leopardo: variazioni negative sono segnate su base trimestrale anche dal Pil dell’Olanda (-1,4%) e della Finlandia (-0,4%) oltre che di Portogallo (-0,7%), Cipro (-0,7%) ed Estonia (-1,2%), mentre su base annua il Pil cala oltre che in Grecia (che riduce la perdita all’1,1% contro il -2,3% del trimestre precedente) e a Cipro (-4,1%), anche in Estonia (-1,5%), Olanda (-0,5%) e Finlandia (-0,8%). Come diceva la canzone: c’è qualcosa che non va in questo cielo (europeo).

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