Voluntary disclosure, ci sarà il forfait

VERSO LA FORFETTIZZAZIONE DEL DEBITO TRIBUTARIO – Il Governo Renzi forse accelera sul rientro dei capitali. Ed è orientato a scegliere la strada del decreto legge anziché il disegno di legge prima ipotizzato, ma che rischia oggettivamente di incagliarsi in Parlamento. Il provvedimento d’urgenza di voluntary disclosure dovrebbe basarsi su un principio di forfetizzazione del debito tributario. Ciò consentirà al contribuente che voglia riportare i capitali detenuti illegalmente all’estero in Italia di effettuare un calcolo sintetico anziché ricostruire analiticamente i redditi prodotti dai conti esteri in tutti gli anni nei quali ne è stata omessa la compilazione nel quadro RW della dichiarazione.

TASSAZIONE PRESUNTIVA – Per il calcolo del forfait potrebbe essere adottata la cosidetta ‘tassazione presuntiva’. In pratica i redditi effettivi di beni detenuti all’estero si presumono fruttiferi in misura pari al tasso ufficiale di riferimento vigente in Italia nel relativo periodo d’imposta. Il calcolo, basato sul tasso Bce, potrà essere fatto a ritroso a partire dall’anno d’imposta 2012 per 5 anni (sui conti aperti in paesi white list) oppure per 8 anni per conti aperti in paesi black list, Svizzera compresa.

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