Vendono una casa ma non sanno in cosa reinvestire il ricavato

LA LETTERA – Mio padre, operaio in pensione, è mancato un anno fa. Pochi giorni fa abbiamo concluso la vendita di un appartamento di proprietà nel paesino della Bassa Bergamasca in cui viviamo. Dalla vendita, mia madre (60enne casalinga da sempre che vive con una pensione di reversibilità di 800 euro netti/mese) ha ricavato 60.000 euro. Oltre ad una casa di proprietà in cui vive (fu un’eredità – no mutuo) e un’auto, la liquidità di cui sopra, rappresenta l’intero suo avere. Come (e in quale quantità) può essere investito tale denaro? Da considerare che 800 euro mese non bastano tra spese, tasse etc etc e quindi parte della liquidità deve essere accessibile. La mia famiglia e’ assolutamente distante da strumenti finanziari e/o polizze assicurative, per questo vorrei raccogliere consigli da voi.

Lettera firmata

LA RISPOSTA – Ignoro le ragioni per le quali avete deciso (riuscendoci, che non e’ poco di questi tempi) di vendere l’appartamento nel paesino della bassa bergamasca. Se e’ stato per generare una liquidita’ a favore di sua madre rimasta vedova e con pochi mezzi, avete fatto benissimo. Potrebbe sembrare ovvio averlo fatto, ma non lo e’, soprattutto in famiglie come la sua che hanno poca dimestichezza con strumenti finanziari e puo’ darsi abbiano mostrato in passato una certa predilezione per il “solido” mattone. E non deve essere stata una scelta banale soprattutto tenendo conto che il prezzo di realizzo potrebbe essere stato ben al di sotto di quello che avevate in mente di ottenere. Una situazione che induce altri proprietari immobiliari a decidere di soprassedere sulla vendita, “in attesa di tempi migliori”. Che ignoro se e quando arriveranno.

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