Voluntary disclosure a maglie larghe

MARCIA INDIETRO – Importanti novità in vista con la ripresa del cammino parlamentare della “voluntary disclosure”. Anzitutto il governo Renzi sembra fare marcia indietro sull’ipotesi circolata nei giorni scorsi di varare un decreto legge (vedi notizia) sul rientro dei capitali e preferisce l’iter normale del disegno di legge.

CAPITALI DI FILIERA – Intanto però la “voluntary disclosure” si allargherà ai “capitali di filiera”. Se il provento delle attività costituite illegalmente è stato in parte esportato all’estero e in parte trattenuto in Italia la procedura di collaborazione volontaria potrà essere applicata anche a quest’ultimo caso. Inoltre i professionisti che assistono l’evasore che voglia rimpatriare i beni in Italia saranno messi al riparo da qualsiasi insidia penalistica per il supporto dato anche nella preparazione della domanda di autodenuncia. C’è un’apertura, infine, a una forfetizzazione sui frutti finanziari dei capitali decotti.

CORREZIONI AL TESTO – Il governo, ieri in Comitato ristretto preso la Commissione finanze della Camera, ha sciolto i dubbi esposti dai parlamentari nel corso delle settimane scorse sulla “voluntary disclosure” e ha ribadito l’intenzione di essere, in questa fase, osservatore, lasciando ai parlamentari la possibilità di preparare le correzioni al testo di legge. Correzioni che si tramuteranno, con ogni probabilità, in emendamenti del relatore, Giovanni Sanga.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!