Wall Street consolida i record storici dopo il nulla di fatto della Federal Reserve

LA FED RESTA IMMOBILE – Alla fine la Federal Reserve ha dato agli investitori esattamente ciò che essi aspettavano: nulla. Ieri sera, infatti, la riunione del Fomc si è conclusa con la conferma dei tassi ufficiali sul dollaro nel range dell’1%-1,25% fissato il mese scorso dopo il secondo rialzo dei 0,25% dei tassi da inizio anno (il quarto dallo scorso anno), pur sottolineando come il mercato del lavoro continui a migliorare e l’attività economica a crescere “moderatamente”. Dopo l’annuncio Wall Street ha consolidato i propri record storici, col Dow Jones a quota 21.711 (+0,45%), l’S&P500 a 2.477 punti (+0,03%) e il Nasdaq che ha chiuso a 6.422 punti (+0,16%).

UN ALTRO RIALZO DEI TASSI ENTRO FINE ANNO – La banca centrale Usa ha infatti aggiunto che l’inflazione continua a restare sotto l’obiettivo del 2%, così nonostante abbia ribadito che alzerà i tassi almeno un’altra volta entro fine anno, i mercati continuano a “prezzare” l’eventualità che alle parole seguano i fatti attorno al 50%, come dire che il rialzo se ci sarà potrebbe avvenire più verso fine anno che in autunno e non essere seguito da altri ritocchi prima del 2018.

AVVIO RIDUZONE ATTIVO DI BILANCIO IN AUTUNNO? – Confermata anche l’intenzione di iniziare a ridurre l’attivo di bilancio, salito da meno di 900 miliardi a 4,5 triliardi di dollari dopo gli acquisti dei tre programmi di quantitative easing lanciati dopo l’esplodere della crisi del 2008, ma nessuna indicazione viene data sui tempi e sui modi, se non che si dovrebbe iniziare “relativamente presto” con la vendita di alcuni asset. Anche in questo caso l’indicazione è in linea con le attese che parlano di un avvio dall’autunno.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!