Chi si rivede: boom di emissioni di junk bond inseriti in top rated

IL RITORNO DEI JUNK BOND – Chi l’ha detto che derivati e titoli “spazzatura” siano morti dopo la crisi finanziaria del 2008-2009? Come segnala l’agenzia Bloomberg il mercato sta anzi vivendo un nuovo boom, con tutti i maggiori gruppi finanziari mondiali che sono impegnati nella raccolta di debito corporate “junk” da cartolarizzare attraverso l’emissione di nuove obbligazioni “top rated”.

ABS PER TUTTI – Solo negli Stati Uniti nei primi 5 mesi dell’anno sono stati collateralizzati debiti obbligazionari per oltre 46 miliardi di dollari, dopo che lo scorso anno erano già stati collocati 82 miliardi di questo tipo di carta finanziaria secondo dati di Royal Bank of Scotland, mentre Jp Morgan Chase ha alzato le sue previsioni ad oltre 100 miliardi di emissioni entro fine anno. Nella vecchia Europa, d’altra parte, la possibilità che anche la Bce vari un programma a sostegno della rivitalizzazione del mercato delle Abs (Asset backed securities) nel tentativo di far giungere finanziamenti condizionati alle Pmi europee fa prevedere che il boom sia destinato a durare e a valicare l’Atlantico.

LA CORSA AL RENDIMENTO PROSEGUE – La corsa al rendimento sta del resto portando una parte sempre più consistente del mercato a riscoprire titoli ad elevato rendimento non solo nel senso di emittenti emergenti, ma anche di titoli corporate di qualità inferiore all’investment grade. Lo spazio per un rilancio dei “junk bund” magari sotto forma di crediti cartolarizzati sembra dunque cospicuo, anche se qualcuno ricorda che assieme al maggiore rendimento gli investitori dovranno ricordarsi di tenere d’occhio il maggior rischio di questi asset.

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