MPS SULL’OTTOVOLANTE – Mps resta condizionato dall’aumento di capitale da 5 miliardi di euro in corso (peraltro integralmente garantito da un ampio pool di istituti di credito, in aggiunta ad impegni per almeno il 14,5% da parte dei principali soci) e se ieri con un +19,91% a 2,216 euro per azione ha facilmente guadagnato la testa della classifica giornaliera del Blueindex, stamane il titolo a Piazza Affari è in asta di volatilità con un prezzo teorico di 1,756 euro, in calo del 23,34% rispetto a ieri, dopo aver brevemente aperto e scambiato poco più di 11,6 milioni di pezzi (mentre i diritti trattano regolarmente pur cedendo il 13,76% a 17,18 euro, con circa 2,8 milioni di pezzi già passati di mano).
RAIFFEISEN CORRE NONOSTANTE S&P’S – Dietro a Mps ieri si è messa in luce Raiffeisen, in crescita del 2,89% a 26,71 euro per azione, nonostante la decisione di Standard & Poor’s di mettere il rating dell’istituto (e della sua controllante, Raiffeisen Zentralbank) in “creditwatch” negativo per un possibile taglio del merito di credito. Stessa sorte è peraltro toccata a Bank Austria (gruppo Unicredit) e alle banche a controllo statale KA Finanz, Hypo NOe Gruppe Bank e Oberoesterreichische Landesbank a causa dei timori legati alla decisione del governo di Vienna di imporre perdite ai detentori del debito subordinato emesso da Hypo Alpe Adria garantito dalla provincia della Carinzia.