New York cauta in partenza, in rialzo il petrolio

LA PRUDENZA DOMINA IN AVVIO DI GIORNATA – I “jobless claims” (richieste di sussidio contro la disoccupazione iniziale, ndr) sono risaliti la scorsa settimana negli Usa a quota 317mila (4mila in più della settimana prima, contro attese di mercato che indicavano un calo a quota 310mila), mentre in Iraq resta alta la tensione dopo che alcuni gruppi fondamentalisti hanno preso il controllo di alcuni punti strategici del paese tra cui un’istallazione petrolifera. Risultato: anche oggi Wall Street preferisce perdere leggermente quota, allo scattare di ulteriori (salutari) prese di beneficio dopo i recenti record a ripetizione.

PETROLIFERI IN LUCE, SOLIDI I BOND
– Dopo una mezzora di scambi il Dow Jones scivola in rosso dello 0,19%, l’S&P500 è indicato a -0,15%, il Nasdaq cede lo -0,32%, mentre le small cap del Russell 2000 restano a -0,12%. Tra le blue chip si mettono in luce petroliferi come Exxon Mobil e Chevron, che guadagnano circa mezzo punto a testa, mentre perdono quota Home Depot e Johnson & Johnson. I T-bond dal canto loro vedono il rendimento sul decennale scivolare sul 2,63% e quello sul trentennale confermarsi sul 3,47%. L’oro è sui 1.1266,2 dollari l’oncia (1,5 dollari meno della vigilia), l’argento risale a 19,29 dollari (10 centesimi di rialzo) e il petrolio sale a 106,08 dollari al barile, 1,68 dollari sopra il precedente fixing.

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