Il mini rally dei bond in euro a 3-5 enni

IL MESSAGGIO DI DRAGHI È STATO RECEPITO DAL MERCATO – I tassi “resteranno bassi più a lungo di quanto finora previsto” ha assicurato Mario Draghi, presidente della Bce, parlando la scorsa settimana nella conferenza stampa in cui ha illustrato le misure straordinarie varate “all’unanimità” dal board della Bce. Gli investitori non se lo sono fatto dire una seconda volta e hanno subito agito di conseguenza, con la parte centrale della curva dei tassi che ovunque, dal Portogallo alla Spagna, dalla Francia all’Italia, ha sovraperformato il tratto a breve.

INVESTITORI SI SPOSTANO DA BREVE A MEDIO TERMINE – Un segnale che gli investitori istituzionali, rassicurati circa l’intenzione della Banca centrale europea di non modificare la propria politica monetaria ultra rilassata ancora per alcuni anni, hanno deciso di vendere titoli a breve scadenza che ormai offrono rendimenti reali pressoché nulli quando non negativi, per incrementare le posizioni sui titoli a 3-5 anni, ancora in grado di offrire qualche rendimento attraente a fronte di un rischio modesto, tanto più che dal fronte macro non giungono per ora notizie tali da far temere una rapida recrudescenza dell’inflazione.

ORDINI IN ARRIVO ANCHE DA USA E INGHILTERRA
– La manovra della Bce appare in controtendenza rispetto alle mosse della Federal Reserve, che da tempo sta riducendo gli acquisti di bond sul mercato, e alle attese circa le future mosse della Bank of England, che potrebbe nei prossimi mesi iniziare ad alzare prudentemente il costo del denaro, fermo sui minimi attuali ormai da cinque anni. Questo, secondo alcuni operatori, potrebbe aggiungere ulteriore benzina al rally dei titoli a medio termine in euro, che potrebbero costituire una buona protezione dal rischio di un rialzo dei tassi (e conseguente calo delle quotazioni dei titoli a reddito fisso) sui bond statunitensi e britannici.

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