Banche Usa in luce in attesa della Fed

BANCHE IN LUCE ANCHE A NEW YORK – Mentre Mps continua a registrare ampi scostamenti di prezzo, tipici di un titolo che ha in corso un aumento di capitale fortemente diluitivo come nel caso dell’istituto senese, alle sue spalle ieri nel Blueindex si è messo in luce un terzetto di titoli americani (Morgan Stanley, State Street e Bank of New York Mellon) tutti in grado di guadagnare oltre il 2% a fine giornata (come capitato a Piazza Affari al titolo Bpm).

CHE FARA’ LA FEDERAL RESERVE? – A catalizzare l’attenzione degli investitori d’oltre oceano è l’attesa per le prossime mosse della Federal Reserve, che apre oggi una riunione di due giorni che dovrebbe chiudersi con un’ulteriore riduzione di 10 miliardi di dollari i suoi acquisti di bond sul mercato, da 45 a 35 miliardi al mese. I segnali di tensione sui prezzi emersi proprio ieri, con l’inflazione “core” che ha ormai raggiunto il 2% annuo, teoricamente “tetto” oltre il quale la Federal Reserve non desidera vedere rialzi dei prezzi prolungati nel tempo, e che sale dello 0,3% su base mensile battendo per il terzo mese consecutivo le previsioni, potrebbero tuttavia indurre la banca centrale Usa ad usare toni più decisi per indicare di essere pronta anche a rialzare i tassi qualora fosse necesario.

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