LA BULGARIA PIACE ANCORA – Ha un sistema bancario che sta affrontando la peggiore crisi degli ultimi 17 anni, tanto che la banca centrale è dovuta intervenire la scorsa settimana per fornire i capitali necessari a evitare la bancarotta del quarto maggior istituto del paese, Corporate Commercial Bank, rimasto a secco di denaro. Eppure la Bulgaria continua ad attrarre investitori che dovrebbero sottoscrivere senza problemi il nuovo eurobond da 1,5 miliardi di euro (la prima emissione dal 2012 a oggi) che il Tesoro bulgaro si prepara a collocare sul mercato.
POCO DEBITO RASSICURA – Il perché è presto detto: il debito pubblico bulgaro è tra i più modesti dell’intera Ue-28 in proporzione al proprio Pil e questo fatto rassicura i sottoscrittori, anche se una qualche tensione sui tassi è messa in conto, tanto più che di recente Standard & Poor’s ha tagliato il rating sovrano del paese da “BBB” a “BBB-”, vale a dire sul più basso livello “investment grade”. Ulteriori tensioni potrebbero dunque costare care a Sofia.