Promotori, si alzano i toni su Enasarco

IL DIBATTITO – Il dibattito sul ruolo di Enasarco, avviato dalla presa di posizione di Anasf, Fedeargenti e Fiaip che hanno chiesto il commissariamento dell’istituto (vedi notizia), proseguito su bluerating.com con l’intervento di Federpromm (vedi notizia), la replica del presidente di Anasf Maurizio Bufi (vedi notizia) e un altro intervento di Federpromm (vedi notizia) ora vede intervenire Elio Conti Nibali. L’ex presidente di Anasf, nella sua veste di promotore finanziario e associato Anasf dal 1982, ha scritto al direttore di BLUERATING e di bluerating.com, Andrea Giacobino.

Caro Direttore,
Bluerating nei giorni scorsi, ha dato spazio ad interventi sul tema Enasarco, un argomento che appassiona certamente i promotori finanziari, anche a ragione delle recenti  inchieste giornalistiche, riprese da alcune interrogazioni parlamentari. Significativa, senz’altro, la lettera del presidente dell’Anasf, che conferma l’impegno dell’unica associazione  rappresentativa dei promotori finanziari a sostegno di tutte le iniziative che vogliono far chiarezza sulla gestione, attuale e precedente, della fondazione.

Maurizio Bufi, nel sottolineare  l’assurdità  della doppia contribuzione previdenziale, ribadisce che l’unica opzione possibile è l’uscita da Enasarco della nostra categoria. E’ una battaglia storica, irrinunciabile, che ha sempre visto unita  l’associazione, certa di interpretare perfettamente il pensiero  dei propri iscritti e di tutti i promotori finanziari. Perché l’Anasf, gentile Direttore, rappresenta davvero i professionisti del settore,  con una presenza continua fin dal 1977, con la legittimazione democratica dei congressi, delle elezioni dei rappresentanti, con una reale partecipazione degli iscritti veri.

Una volta per tutte, basta con i millantatori, basta con chi racconta storie che non esistono, basta con personaggi autoreferenziali e sigle sconosciute ai promotori finanziari, assenti negli uffici, presenti forse in qualche segreteria politico-sindacale. Dall’Albo di autodisciplina, all’Albo dei pf; dalla scelta intelligente dell’evidenza contabile separata nella gestione commercianti dell’Inps, alle vittorie sull’esenzione dall’Irap; dalla costituzione di Efpa Italia alla Carta dei diritti dei risparmiatori; sono tutti momenti di quasi quarant’anni sempre vissuti con l’obiettivo di costruire una professione al passo con i tempi e che possa creare valore ai risparmiatori.

E la legittimazione l’Anasf non l’ha chiesta per lettera, ma l’ha conquistata col consenso che i nostri colleghi hanno sempre manifestato.
Tornando ad Enasarco nessuno meglio dei dirigenti di Anasf può oggi alzare la voce, proprio perché, ahimè inascoltati, dal 1996 in ogni occasione, abbiamo protestato, bussato alle porte di una politica distratta ed a volte complice, proposto soluzioni e stigmatizzato inefficienze. Ricordo la sorpresa anche di alcuni giornalisti quando denunciavamo il “furto” perpetrato nei confronti dei silenti, oggi riscoperti da tanti.
Ora è il tempo di non concedere sconti a nessuno, ognuno si assuma la propria responsabilità e dica con chiarezza se davvero in Italia si vuole “cambiare verso”.

Elio Conti Nibali

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