Wall Street spera negli utili più che nella Fed

WALL STREET GUARDA AGLI UTILI PIU’ CHE ALLA FED – Alcuni dei membri del board della Federal Reserve sembrano tenere che gli investitori stiano diventando troppo compiacente riguardo le prospettive economiche e che la banca centrale Usa dovrebbe stare in guardia dai rischi eccessivi, secondo quanto emerge dalle minute della riunione del Fomc di giugno, quando la Fed tagliò gli acquisti di obbligazioni mensili a 35 miliardi di dollari. I banchieri centrali americani stanno anche discutendo la tempistica per il primo aumento dal 2006del tasso di rifinanziamento principale, ma Wall Street per il momento non sembra preoccuparsi troppo e grazie a primi confortanti segnali dalla stagione delle trimestrali appena partita recupera terreno con molti investitori che affermano che il mercato potrebbe anche perdere ulteriormente quota ma non significa che rimarrà a lungo a livelli molto più bassi degli attuali.

INDICI IN RECUPERO, BENE ANCHE I BOND – A fine seduta il Dow Jones guadagna lo 0,47%, l’S&P500 è fissato a +0,46%, il Nasdaq sale dello 0,63% mentre le small cap del Russell 2000 sono stabili (+0,06%). Tra le blue chip americane si mettono in luce Walt Disney, Cisco, Procter & Gamble, Nike e Chevron, mentre chiudono in calo Du Pont, Pfizer, Microsoft e UnitedTechnologies. I T-bond, incerti a inizio seduta, vedono il rendimento sul decennale scivolare sul finale sul 2,55% mentre quello sul trentennale resta sul 3,37%. L’oro balza a 1328,60 dollari l’oncia (12,1 dollari più di ieri), l’argento risale sui 21,17 dollari (16 centesimi di recupero) ed il petrolio scivola sui 102,13 dollari, 1,27 dollari sotto la precedente chiusura.

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