Voluntary disclosure, sprint alla Camera

ACCELERARE I TEMPI – La Camera vuole accelerare i tempi sulla “voluntary disclosure”. Se resta ancora da sciogliere il nodo del reato di autoriciclaggio inserito nel provvedimento sul rientro dei capitali (nodo da risolvere per evitare il rischio di doppia punibilità), Montecitorio potrebbe però dare il via libera entro la pausa estiva. L’intento comune della Camera, così, resta quello di calendarizzare la discussione in Aula nell’ultima decade del mese.

SOCIETA’ E SOCI PERSONE FISICHE –
Intanto emerge la circostanza che nella collaborazione volontaria è indissolubile il binomio società-soci persone fisiche: sanare la sola posizione delle persone fisiche “tout court” non basta. I conti vanno fatti considerando, ove ricorra, la presenza di strutture societarie, unitamente al ruolo da queste in concreto svolto nell’orizzonte temporale oggetto di accertamento rispetto ai redditi generati e non dichiarati in Italia dai residenti. Nell’ambito della ricostruzione, occorre evidenziare che, in via generale, i veicoli societari esteri coinvolti trascinano profili di criticità maggiori rispetto alle società domestiche, tipici dei fenomeni di interposizione ovvero esterovestizione societaria.

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