CALANO LE ATTESE D’INFLAZIONE – Nel mese di giugno le attese sull’inflazione al consumo sono state riviste al ribasso di un decimo di punto percentuale rispetto a marzo, negli orizzonti di sei mesi e due anni (allo 0,7% e all’1,0%, rispettivamente), mentre sono rimaste stabili a 12 mesi (0,9%), secondo quanto riferisce stamane la Banca d’Italia. Via Nazionale precisa che anche le attese in un orizzonte temporale più lungo (fra i tre e i cinque anni), censite per la prima volta in marzo, sono risultate invariate (1,2%).
PREZZI FERMI, DOMANDA RESTA DEBOLE – Inoltre le imprese “continuano a segnalare che i propri prezzi di vendita sono rimasti invariati rispetto a un anno prima”. Nei prossimi dodici mesi i listini riprenderebbero a crescere in misura contenuta (+0,7%; era +0,9% nella rilevazione precedente). I principali fattori che contribuirebbero alla moderazione dei prezzi si confermano essere “la debolezza della domanda e le politiche di prezzo dei concorrenti”, mentre l’influenza delle pressioni provenienti dal costo del lavoro e dai prezzi delle materie prime rimarrebbe modesta.