L’oro fa il 3% in un giorno? Aspettatevi Erialzi record per il DJ EuroStoxx 50 e lo S&P 500

INDICI COLLEGATI – Se l’indice dell’oro ottiene performance superiori al 3% in una singolo giorno (evento rarissimo, accaduto soltanto 37 volte dal 1999 ad oggi su 3.960 sedute giornaliere) gli indici sui mercati azionari collegati Dow Jones EuroStoxx50 e lo S&P 500 crescono in modo atipico nell’arco dei successivi tre e sei mesi. Il singolare collegamento tra performance apicale del mercato dell’oro e le conseguenze sui due indici azionari emerge in uno studio di Ambrosetti Asset Management, la Sim di consulenza finanziaria comasca guidata dall’a.d. Riccardo Ambrosetti (nella foto).

SISTEMA PREDITTIVO -  Lo studio parte dalla seduta giornaliera del 19 giugno che ha visto segnare un +3,34% del metallo giallo per analizzare, attraverso il sistema predittivo fondato su calcoli matematico-probabilistici e denominato Evidence Based Performance Analysis, le 37 giornate in un periodo di osservazione di 15 anni in cui la performance dell’oro è stata superiore al 3% osservando che l’indice azionario Dow Jones EuroStoxx50 ha ottenuto il 91% e l’82% di possibilità di frequenze rialziste a tre e sei mesi, mentre l’indice S&P 500 ha ottenuto l’82% di frequenze rialziste a tre e sei mesi. Curioso che anche il cambio euro-dollaro registra il 73% di possibilità di realizzare frequenze positive a sei mesi. Previsioni rialziste. Pertanto, lo studio di Ambrosetti Asset Management, sulla scorta del modello statistico-probabilistico adottato, prevede che al 30 settembre e al 31 dicembre l’indice Dow Jones Eurostoxx 50 potrà essere maggiore di 3.315 mentre lo S&P 500 superiore a 1.960. Inoltre, il cambio euro-dollaro ha buone chance di risultare maggiore di 1,3608.

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