Wall Stret torna a temere l’Ucraina oltre alla Fed

WALL STREET TEME I TAMBURI DI GUERRA – La caduta di un altro B777 di Malaysian Airlines che potrebbe essere stato colpito da un missile mentre sorvolava un’area al confine tra Ucraina e Russia e le sanzioni che Usa e Stati Uniti avevano appena comminato a Mosca proprio per la mancata risoluzione delle ostilità con Kiev riportano bruscamente il conflitto tra le ex repubbliche sovietiche sotto i riflettori dei mercati, già resi prudenti dalla sensazione che le valutazioni sino troppo elevate in relazione alla crescite e al rischio di un graduale irrigidimento della politica monetaria della Federal Reserve.

PRESE DI PROFITTO SU INTEL, SALE MICROSOFT – Così a fine giornata il Dow Jones cede lo 0,94% scivolando nuovamente sotto i 17 mila punti, l’S&P500 segna -0,14% e il Nasdaq perde l’1,41% e le small cap del Russell 2000 l’1,56%. Tra le blue chip salgono comunque UnitedHealth Group e Microsoft, che vara il più massiccio piano di taglio della forza lavoro della sua storia (18 mila posti, pari al 14% degli attuali dipendenti, di cui 12.500 legati ad attività ex Nokia). In ritirata Intel, dopo l’exploit di ieri (+6% grazie alla buona trimestrale, -2,7% oggi per lo scattare di prese di profitto), mentre anche Visa e Caterpillar chiudono in rosso di un paio di punti abbondanti.

PETROLIO DI NUOVO SOPRA I 103 DOLLARI AL BARILE – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento sul decennale calare sul 2,45% sul finale e quello sul trentennale sul 3,27% grazie all’arrivo di liquidità in uscita dall’azionario ed in cerca di parcheggi sicuri. Per lo stesso motivo l’oro sale a 1319,60 dollari l’oncia (22,5 dollari più di ieri sera), l’argento rimbalza sui 21,20 dollari (46 centesimi di recupero) ed il petrolio è schizza sui 103,72 dollari al barile, 2,5 dollari abbondanti sopra la chiusura precedente.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!