Voluntary disclosure, se ne parla a settembre

TEMPI PIU’ LUNGHI – Si allungano i tempi per il via libera in Parlamento al provvedimento sul rientro dei capitali, anche a causa dello scontro sotterraneo in atto tra il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero della giustizia a proposito del reato di autoriciclaggio compreso nella “voluntary disclosure” (vedi notizia). A completare il quadro per l’approdo in aula alla Camera del testo manca ancora il parere della commissione giustizia di Montecitorio. Quest’ultimo, però, difficilmente arriverà prima dell’inizio di agosto. La II commissione ha, infatti, incardinato solo ieri (a causa del protrarsi dei lavori al dl svuota carceri) la discussione generale al testo.

AUDIZIONI AD HOC – Nel corso della seduta è, inoltre, emersa la volontà dei componenti di dare vita a un ciclo di audizioni ad hoc, a partire dalla prossima settimana, per analizzare al meglio i punti critici relativi sia alla procedura di collaborazione volontaria, sia alla norma che ha introdotto il reato di autoriciclaggio. Il tutto, nonostante la II commissione non sia quella competente, almeno da un punto di vista formale, nel merito.

IL CALENDARIO
– Una conferma, poi, del rallentamento dei lavori viene anche dal calendario dell’aula: a tuttoggi, infatti, l’assemblea non ha ancora calendarizzato la discussione al testo né per agosto né per i primi 15 giorni di settembre. Calendarizzazione che, visto e considerato l’emissione non tempestiva del parere da parte della Commissione giustizia, sembra sempre più lontana.

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