Istat: l’Italia è di nuovo in recessione

ITALIA DI NUOVO IN RECESSIONE – La “cura letale” fatta a colpi di repressione fiscale non funziona nonostante l’alternarsi di esperti al capezzale del malato. Secondo quanto annunciato dall’Istat il Pil italiano nel secondo trimestre dell’anno è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del secondo trimestre del 2013, registrando un calo del valore aggiunto in tutti e tre i settori principali (agricoltura, industria e servizi).

PESA L’INDEBOLIMENTO DELL’EXPORT – Dal lato della domanda, spiega l’Istat, “il contributo alla variazione congiunturale del Pil della componente nazionale al lordo delle scorte risulta nullo, mentre quello della componente estera netta è negativo”. Essendo il secondo trimestre con una variazione negativa del Pil (i primi tre mesi dell’anno avevano per di più visto un più contenuto -0,1%) l’Italia torna dunque in “recessione tecnica” dopo esserne uscito a fatica a solo a fine 2013, con il Pil che torna su livelli che non si vedevano dal secondo trimestre del 2000.

PRODUZIONE INDUSTRIALE IN RIPRESA A GIUGNO – A parziale consolazione un report separato sempre dell’Istat segnala come in giugno la produzione industriale sia aumentato dello 0,9% rispetto a maggio. Nella media del trimestre aprile-giugno la produzione è tuttavia diminuita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a giugno 2014, la produzione appare in crescita in termini tendenziali dello 0,4%, nella media del primo semestre dell’anno la produzione è aumentata dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2013.

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