Wall Street prudente, ripartono bond e oro

WALL STREET SI METTE ALLA FINESTRA – L’Ucraina ammassa truppe ai confini e mette in crisi le borse europee. A Wall Street gli investitori restano a loro volta alla finestra, complice il fallimento apparente delle operazioni straordinarie che si preparavano per Sprint (che avrebbe abbandonato l’idea di acquisire le attività americane di T-Mobile) e Time Warner (dopo che Rupert Murdoch ha ritirato l’offerta d’acquisto non sollecitata avanzata tramitela 21st Century Fox). Così dopo una mezzora di lavoro scarsa il Dow Jones oscilla a -0,04%, l’indice S&P500 perde lo 0,37%, il Nasdaq registra un calo dello 0,54% e le small cap del Russell 2000 oscillano a -0,29%.

BOND E ORO IN RIPRESA – Tra le blue chip americane salgono difensivi come Coca Cola e Procter & Gamble, mentre perdono terreno Verizon Communication, Ibm, Pfizer e Intel. I T-bond dal canto loro vedono il rendimento del decennale calare nuovamente sul 2,45% e quello del trentennale sul 3,24% sospinti dall’afflusso di liquidità, mentre l’oro rimbalza a 1307,9 dollari l’oncia (22,6 dollari sopra l’ultima chiusura), l’argento si porta sui 19,99 dollari (16 centesimi meglio del fixing di ieri) e il petrolio è visto sui 97,80 dollari al barile (una quarantina più della vigilia).

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