Lo spettro della recessione fa cadere anche Unicredit

NON BASTA IL GIUDIZIO DI MEDIOBANCA – Non basta al titolo Unicredit, in calo del 3,5% a 5,655 euro per azione a metà pomeriggio a Milano (quando erano passati di mano 70 milioni di azione) la conferma del rating “outperform” (farà meglio del mercato) da parte di Mediobanca Securities. Il titolo paga infatti il deludente dato del Pil del secondo trimestre che ha fornito la conferma della recessione “tecnica” in cui è ripiombata l’economia italiana.

RISCHIO RECESSIONE IN CRESCITA – Recessione che mette a rischio i segnali di miglioramento tanto a livello di attività e margini quanto di rischio sul credito e dunque deprime in generale i titoli bancari, tanto più che proseguono anche sui Btp (di cui sono pieni i forzieri delle banche italiane) le prese di profitto. Unicredit paga poi il rilevante rialzo che ancora contraddistingue l’andamento delle quotazioni negli ultimi 12 mesi (+40,66%): viste le incertezze, tornate ad aumentare anche sul fronte geopolitico con ancora non calcolabili ma prevedibilmente negativi impatti della crisi russo-ucraina sull’economia europea, chi può prende profitto dei titoli che hanno meglio performato.

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