Saudi Aramco, sarà Londra la prescelta?

LONDRA IN POLE POSITION – Sarebbe il London Stock Exchange (Lse) della City di Londra ad essere in pole position per accogliere (assieme al listino di Ryad) il debutto di Saudi Aramco, colosso petrolifero controllato dall’Arabia Saudita valutato attorno ai 2 mila miliardi di dollari (ossia più del doppio dei 782 miliardi di Apple, attualmente il titolo con la maggiore capitalizzazione al mondo) che l’anno prossimo dovrebbe collocare una prima quota del 5% circa sui mercati.

UNA DECISIONE PRINCIPESCA – A prendere una decisione definitiva nei prossimi mesi sarà Mohammed bin Salman, da poco proclamato principe ereditario saudita (nonché primo Vice primo ministro, ministro della Difesa e presidente del Consiglio per gli affari economici e di sviluppo). Scondo fonti citate da Bloomberg Londra sarebbe in vantaggio, grazie alle proposte di modifica delle normative che se approvate consentiranno agli stati di quotare le proprie controllate sul segmento premium del Lse, segmento che consente l’accesso ad una platea di investitori più ampia di quella del segmento standard, anche solo con un flottante del 5% rispetto al 25% finora necessario.

IN TANTI PROVANO A TENTARE ARAMCO – A cercare di contendere a Londra l’ambita Ipo restano al momento Wall Street (che potrebbe essere penalizzata dal rischio di cause che i famigliari delle vittime dell’11 Settembre potrebbero a quel punto intentare ad Aramco sul suolo statunitense), ma anche Hong Kong (la Cina è uno dei principali clienti di Aramco), Tokyo, Singapore (principale centro d’intermediazione sul petrolio di tutta l’Asia) e la piccola, ma specializzata, borsa di Toronto, dove già ora i titoli legati all’energia pesano per oltre terzo del S&P/TSX Composite Index.

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