Colafrancesco (Fideuram): il nostro mestiere cambia

Banca Fideuram resta il “benchmark” per il settore della promozione finanziaria. Tanto più oggi quando la società guidata da Matteo Colafrancesco si prepara ad assumere un ruolo di capofila nel progetto di integrazione varato dalla controllante Intesa Sanpaolo che vuol costruire un grande polo del private banking italiano. Di tutto questo e di altro ancora abbiamo parlato con Colafrancesco, amministratore delegato e direttore generale di Banca Fideuram, che fra l’altro da pochi mesi ha assunto la carica di presidente di Assoreti.

Come commenta i numeri raggiunti da Fideuram allo scorso giugno?
I numeri confermano la validità delle nostre scelte strategiche: consulenza finanziaria e focus sulla clientela “private”. Continuiamo a creare valore attraverso le nostre attività “core” e in maniera sostenibile nel tempo. Le nostre masse amministrate hanno raggiunto un nuovo record storico a Û 87,8 miliardi, con una componente di risparmio gestito pari al 79,5% del totale, e i nostri utili sono in continuo aumento: + 18,3% rispetto al primo semestre 2013, dato che si inserisce in una serie positiva pluriennale.

Questi numeri sono solo il frutto di un favorevole contesto di mercato?

Non è così. Questi risultati sono il frutto di enormi e costanti investimenti in innovazione, affinché il nostro modello sia sempre in grado di rispondere ai cambiamenti del contesto di riferimento e alla conseguente evoluzione dei bisogni della clientela. Investimenti che vanno nella direzione di un servizio sempre più “private oriented” e a 360 gradi, anche per aspetti non strettamente finanziari quali tematiche successorie, fiscali, immobiliari, di protezione e tutela del tenore di vita.

Come stanno cambiano la figura e il ruolo del private banker?
Il riconoscimento dell’importanza, anche sociale, del ruolo del private banker ai fini di una corretta pianificazione patrimoniale è ormai cosa consolidata e la crisi di questi ultimi anni ha contribuito a rafforzare questa consapevolezza. Archiviata per noi da tempo l’evoluzione dei nostri professionisti da promotori a consulenti finanziari, è in atto il successivo passaggio da consulenti finanziari ad “advisor”, in grado di rispondere non più soltanto agli obiettivi finanziari della clientela, ma sempre più referenti unici per ogni aspetto legato alla gestione strategica e transgenerazionale del patrimonio.

Si tratta di un’evoluzione non da poco, quasi fosse una “mutazione genetica”…

Sì, e richiede un particolare impegno, nella formazione e nell’aggiornamento professionale dei private banker, oltre che nella ricerca di soluzioni organizzative innovative a livello delle reti, come dimostra ad esempio l’avvio del progetto Fideuram Team (vedi box). Continuiamo a rafforzare i nostri percorsi formativi con una ricchissima selezione di corsi e workshop specialistici in tema di tutela patrimoniale: passaggio generazionale, successioni, donazioni, risk management della famiglia, ecc… L’attenzione costante verso i nostri private banker, da sempre al centro del nostro modello, è riconosciuta dai professionisti del settore, che ci percepiscono chiaramente come primi nel mercato per la qualità dell’offerta formativa e di consulenza, opportunità di carriera offerte ai private banker e prospettive future della nostra società.

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