Superstangate su tre banche

BANCA MARCHE – Stangate milionarie da parte della Banca d’Italia per oltre 8,8 milioni di euro su tre delle nostre maggiori banche, ultimamente alle prese con gravi problemi e rinnovo dei vertici. Iniziamo con Banca Marche in amministrazione straordinaria. La Vigilanza ha inflitto una supermulta di complessivi 4,2 milioni di euro che ha colpito il vecchio consiglio d’amministrazione e, soprattutto, l’ex direttore generale Massimo Bianconi, nonché gli ex sindaci. Bankitalia ha rilevato la “violazione delle disposizioni sulla governance da parte degli ex amministratori e dell’ex direttore generale”, oltre a “carenze nell’organizzazione, nei controlli interni, nella gestione e nel controllo del credito” mentre agli ex sindaci sono state imputate “carenze nei controlli”. Bianconi è la persona fisica sanzionata maggiormente per 387.330 euro mentre 291.000 euro è la multa inflitta all’ex presidente Lauro Costa.

VENETO BANCA – Veneto Banca, che nell’estate scorsa su pressing di Palazzo Koch ha rinnovato l’intero consiglio d’amministrazione, si è vista sanzionata per complessivi 2,7 milioni che hanno colpito gli ex componenti del board e i sindaci. Anche in questo caso il più multato è l’ex amministratore delegato, oggi direttore generale, Vincenzo Consoli per complessivi 208.000 euro. Lungo l’elenco dei rilievi di Via Nazionale: “carenze nell’organizzazione e nel controllo interno da parte di componenti e ex componenti il consiglio d’amministrazione, inosservanza delle diposizioni in materie di politiche e prassi di remunerazione, carenze nel processo del credito, non corretta segnalazione all’Organismo di Vigilanza di posizioni anomale e previsioni di perdite”. Multa pesante anche per l’ex presidente Flavio Trinca (199.500 euro).

BANCA CARIGE – Infine Banca Carige, al centro anche dell’inchiesta giudiziaria che ha portato in carcere il suo ex presidente Giovanni Berneschi. La sanzione complessiva è di oltre 1,9 milioni e a Berneschi sono stato imputati 387.330 euro; mentre l’ex direttore generale Ennio La Monica s’è visto infliggere una multa di 208.000 euro. Per gli ex consiglieri si va da un massimo di 190.00 euro a un minimo di 78.000 euro cadauno; mentre i sindaci sono sanzionati da 129.110 a 52.00 euro. Bankitalia ha rilevato nell’operato degli ex vertici della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia “violazione delle disposizioni sulla governance, carenze nell’organizzazione, nei controlli interni e carenze nell’organizzazione e nel controllo del credito”.

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